Nano Banana Pro by Google

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Cos’è Nano Banana Pro e cosa sa fare

Nano Banana Pro è il nuovo image model di Google DeepMind, versione evoluta di Nano Banana, pensato per generare ed editare immagini con qualità da studio partendo da semplici prompt in linguaggio naturale.
È costruito sopra Gemini 3 Pro, quindi sfrutta le capacità di reasoning e la conoscenza del mondo di Gemini per trasformare idee, testi e note in visual chiari, infografiche, mockup e diagrammi.
Rispetto al primo Nano Banana, diventato virale per trasformare selfie in mini-figurine 3D, la versione Pro punta a risultati professionali: immagini fino a 2K e 4K, testi molto più leggibili nelle immagini e controllo preciso su luce, inquadratura e stile.
È già disponibile nell’app Gemini (anche con utilizzo gratuito limitato), e sta arrivando in AI Studio, Vertex AI, Google Ads, Slides, Vids, NotebookLM e altri prodotti dell’ecosistema Google, così da essere usato sia da creator occasionali sia da team professionali.

Indice

Perché è interessante

  • Permette di passare da un’idea a un’immagine pronta per social, slide o stampa, senza competenze avanzate di grafica o fotografia.
  • Supporta fino a 14 immagini di riferimento nella stessa composizione, mantenendo coerenza su oggetti e fino a 5 persone, utile per brand, personaggi e storytelling.
  • Offre controlli “da studio” direttamente nel prompt: angolo di camera, profondità di campo, color grading, passaggi giorno/notte, bokeh e molto altro.
  • Integra search e strumenti come NotebookLM e Workspace, così testo, dati e immagini lavorano insieme nello stesso flusso di lavoro.

Dentro il frullato: breakdown dei risultati che puoi ottenere

Qualità visiva e risoluzione

Nano Banana Pro genera immagini ad alta risoluzione, con supporto fino a 2K e 4K a seconda della superficie e dell’uso.
Questo significa più dettaglio su texture, pelle, materiali e testo, rendendo il modello adatto anche a contenuti premium come poster, presentazioni di prodotto o visual per advertising.

Testo nelle immagini finalmente leggibile

Una delle grandi novità è la resa del testo: Nano Banana Pro offre text rendering avanzato, pensato per scritte chiare, loghi, titoli e interfacce con font leggibili in più lingue.
Questo lo rende ideale per infografiche, copertine, post social con call-to-action, slide e layout editoriali, dove fino a ieri molti modelli generativi “storpiavano” lettere e parole.

Editing mirato: dal dettaglio al cambio totale di scena

Il modello è particolarmente forte nell’editing: consente di selezionare parti specifiche dell’immagine e modificarle, cambiando ad esempio solo lo sfondo, un oggetto o la luce.
Si possono regolare angoli di camera, mettere a fuoco un soggetto, aggiungere bokeh, cambiare l’ora del giorno o applicare un nuovo color grading, senza distruggere il resto della scena.

Coerenza tra più immagini e personaggi

Con il supporto fino a 14 immagini di input, Nano Banana Pro riesce a combinare schizzi, foto di prodotto, reference di stile e volti mantenendo coerenza visiva.
In particolare può rispettare le caratteristiche di fino a 6 oggetti e 5 persone nella stessa composizione, così personaggi e brand risultano riconoscibili da un’immagine all’altra.

Integrazione nei prodotti Google e nei workflow

Nano Banana Pro è integrato nell’app Gemini, in NotebookLM, in Google Ads e sta arrivando in Slides, Vids e altri prodotti Workspace, così diventa parte naturale della produttività quotidiana.
Per sviluppatori e aziende è disponibile tramite Gemini API, Google AI Studio, Vertex AI e l’IDE Antigravity, dove può essere inserito in pipeline di creazione contenuti, prototipazione UI e automazioni.

Banana Pro sotto la buccia: concetti chiave da capire bene

Prompt e prompt engineering per immagini

Per usare Nano Banana Pro si scrivono prompt in linguaggio naturale, ad esempio descrivendo soggetti, stile, inquadratura, atmosfera e tipo di utilizzo (poster, story, slide, mockup).
Google consiglia di specificare elementi come aspect ratio, tipo di luce, punto di vista e mood, perché il modello è abbastanza “intelligente” da usare questi dettagli per pianificare l’immagine prima di generarla.

Multi-image input e blending creativo

Nano Banana Pro può ricevere più immagini come input oltre al testo, ad esempio foto di prodotto, schizzi, loghi, stile di riferimento o volti.
Il modello “ragiona” su questi esempi e li fonde in un’unica composizione, mantenendo la somiglianza con le reference, così è possibile andare da “bozza” a “visual finale” in pochi passaggi.

Coerenza dei personaggi e del brand

Grazie al supporto per più reference umane e oggetti, Nano Banana Pro è adatto a creare personaggi ricorrenti, mascotte o set di immagini coordinate di brand.
Questo aiuta a costruire universi visivi coerenti: la stessa persona o lo stesso prodotto possono apparire in contesti diversi mantenendo tratti riconoscibili, utile per storytelling, marketing e contenuti episodici.

Creative controls: camera, luce e color grading in un prompt

Fra le novità più “Pro” ci sono i creative controls, che portano concetti da fotografia e cinema direttamente nel prompt, come low-angle shot, shallow depth of field, golden hour lighting o cinematic color grading.
In pratica, invece di regolare slider in un software complesso, si descrive a parole l’inquadratura, il tipo di luce e l’atmosfera, e Nano Banana Pro applica queste scelte alla scena generata o editata.

Thinking mode e reasoning visivo

La documentazione tecnica descrive un “thinking mode” in cui il modello genera internamente immagini intermedie per esplorare la composizione prima di arrivare al risultato finale ad alta qualità.
Questo approccio, unito al reasoning di Gemini 3, lo aiuta a gestire prompt complessi, multi-step o multi-turn, ad esempio quando si chiede una serie di modifiche successive sulla stessa immagine.

Safety, watermark e SynthID

Google affianca a Nano Banana Pro sistemi di safety e watermarking, fra cui SynthID, che inserisce un segnale invisibile nelle immagini per indicare che sono state create dall’AI.
In test pubblici il watermark è stato rilevato anche su immagini modificate in seguito, a conferma del fatto che la tracciabilità è una parte centrale del design del modello.

Quiz a scelta multipla: sei davvero pronto per Nano Banana Pro?

Quiz 1 – Fondamentali del modello

Quale descrizione di Nano Banana Pro è la più accurata?

  1. È un semplice filtro fotografico integrato solo in Google Photos.
  2. È un image model avanzato, costruito su Gemini 3 Pro, pensato per generare ed editare immagini ad alta qualità a partire da testo e immagini di riferimento.
  3. È un modello solo di testo usato esclusivamente per scrivere codice.

Risposta corretta: 2. Nano Banana Pro è presentato da Google come un nuovo state-of-the-art image generation and editing model, costruito su Gemini 3 Pro e focalizzato su visual di alta qualità, non come filtro o modello solo testuale.

Quiz 2 – Immagini di input e coerenza

Quante immagini di riferimento può usare Nano Banana Pro in una singola composizione, a seconda della superficie?

  1. Al massimo 2 immagini, una per lo sfondo e una per il soggetto.
  2. Fino a 14 immagini, con limiti specifici per numero di oggetti e persone mantenuti con alta fedeltà.
  3. Non può usare immagini di input, solo testo.

Risposta corretta: 2. La documentazione e le analisi tecniche indicano che Nano Banana Pro può combinare fino a 14 reference, includendo fino a 6 oggetti e 5 persone con coerenza elevata nella stessa immagine.

Quiz 3 – Dove lo trovi oggi

Dove è già possibile usare Nano Banana Pro o dove sta arrivando secondo gli annunci ufficiali?

  1. Solo in un’app sperimentale interna a Google, non accessibile al pubblico.
  2. Nell’app Gemini, in NotebookLM, in Google Ads e progressivamente in Slides, Vids, Gemini API, AI Studio, Vertex AI e Antigravity.
  3. Solo come plugin per Photoshop, senza integrazione con altri prodotti Google.

Risposta corretta: 2. Google specifica che Nano Banana Pro è disponibile nell’app Gemini e sta venendo distribuito in più prodotti consumer, Workspace e developer, come NotebookLM, Ads, Slides, Vids, Gemini API, AI Studio, Vertex AI e Antigravity.

Quiz 4 – Cosa lo rende “Pro”

Quale combinazione di funzionalità rappresenta meglio il salto “Pro” rispetto al Nano Banana originale?

  1. Solo più stili divertenti per trasformare selfie in figurine, senza migliorare controllo o risoluzione.
  2. Maggiore risoluzione (fino a 2K/4K), creative controls su camera e luce, migliore resa del testo e capacità di gestire fino a 14 immagini di input con coerenza di oggetti e persone.
  3. Esclusivamente un nuovo tema grafico giallo “banana” nell’interfaccia, con le stesse capacità del modello precedente.

Risposta corretta: 2. Il valore “Pro” arriva da un mix di qualità visiva, controllo creativo, gestione multi-immagine e resa del testo che rende il modello adatto a flussi di lavoro professionali, non solo a effetti giocosi.

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